Con AI Split il workflow si auto-ottimizza in modo intelligente verso il percorso più performante

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Aggiornato: Dicembre 2023
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Scopri come il rivoluzionario Nodo AI Split può trasformare i tuoi flussi di automation, rendendoli più intelligenti e produttivi, indirizzandoli gradualmente verso i percorsi più performanti. Un’AI a tua disposizione per workflow sempre più efficaci.

Iniziamo con un esempio 

Un eCommerce di abbigliamento vuole capire quale, tra due versioni della stessa comunicazione, converta di più: Newsletter A – con un focus su immagini e stile grafico o Newsletter B – con un focus su testo e descrizione prodotti.

Possiamo in questo caso utilizzare il nuovo nodo AI Split.

In questo caso dovrai configurare 2 uscite, ma per i tuoi workflow più sfidanti puoi arrivare fino a 7 uscite con 7 percorsi differenti.

Il workflow si autovaluta e si dirige progressivamente verso il percorso migliore, quello che performa meglio.

Come funziona

Allo stadio iniziale il nodo suddivide le sessioni che entrano in maniera random ma equidistribuita tra le uscite (es. se il nodo ha due uscite, le sessioni passeranno al 50% da ogni uscita).

Dopo un numero sufficiente di sessioni inizia a valutare come sta andando il workflow, le percentuali con cui le sessioni sono distribuite tra le uscite sono gradualmente modificate per arrivare a far convergere la maggioranza delle sessioni verso l’uscita che massimizza l’obiettivo.

Come si configura

Il nodo AI Split è progettato per essere semplice e intuitivo da configurare:

  • Numero di uscite: quanti percorsi vuoi valutare? Più uscite inserisci e più percorsi dovrai pensare e configurare. Puoi partire con 2 uscite per il tuo primo workflow AI, valuta come funziona e poi puoi modificarlo oppure copiare il workflow e modificare il nodo.

  • Ricalcola le uscite: Scegli in base a cosa vuoi valutare il workflow. L’obiettivo può essere: successo del workflow oppure Numero conversioni.

    Con successo del workflow si intende quante sessioni sono terminate uscendo da un nodo uscita con esito positivo. Con numero di conversioni si intende le conversioni di obiettivi che sono state fatte dai contatti a partire dalle comunicazioni spedite dal workflow.

  • Obiettivo di conversione: se hai scelto di valutare il successo del workflow in base al numero di conversioni, devi scegliere qual è l’obiettivo da valutare.

Tornando al nostro esempio

Se torniamo all’esempio descritto in precedenza, impostiamo:

  • Numero di uscite: 2 che corrispondono alle due newsletter A e B.

  • Ricalcola le uscite: impostiamo il numero di conversioni, dato che vogliamo sapere quale delle due comunicazioni genera più conversioni, quindi acquisti.

  • Obiettivo di conversione: scegliamo l’obiettivo che rappresenta gli acquisti.

All’inizio il sistema distribuirà le due uscite in modo equo, inviando ogni newsletter al 50% dei contatti. Poi, dopo un periodo di tempo adeguato per valutare i risultati, il sistema inizierà a inviare la newsletter che genera il maggior numero di conversioni ad una percentuale più alta di contatti.

Questo si traduce in un aumento dell’efficienza del workflow, poiché sempre più contatti riceveranno la comunicazione più performante ottimizzando così le nostre possibilità di conversione.

Con il passare del tempo

Il nodo AI Split continuerà a imparare e ad adattarsi alle prestazioni delle due comunicazioni, regolando automaticamente la distribuzione tra le uscite del nodo.

Vedrai in ogni momento, all’interno del nodo, le percentuali di distribuzione attuali.

Vantaggi

II vantaggio del nodo AI Split è nella sua capacità di apprendimento e adattamento. A differenza di un flusso statico che può rivelarsi inefficace se hai scelto un percorso poco performante, l’AI Split ti permette di massimizzare continuamente le capacità di conversione o di successo dei tuoi workflow.

Con questo sistema di autoapprendimento potresti anche scoprire nuove e preziose informazioni sui tuoi contatti, ad esempio, che rispondono meglio a un particolare stile rispetto a un altro, consentendoti di affinare ulteriormente il tuo approccio anche nelle comunicazioni e interazioni che non rientrano nell’automation.

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