Indice
- Quali sono i principali vantaggi delle notifiche push e perché sono importanti nel marketing?
- Come funzionano le push notification?
- I diversi tipi di notifiche push
- Push notification e non solo: l’importanza di combinare i diversi strumenti di messaggistica
- Notifiche push e email marketing: come possono completarsi?
Le notifiche push, o push notification, sono una potente risorsa per il marketing se usate con precisi criteri e in sinergia con altri strumenti.
Con l’espressione “push” (spingere) si intendono i messaggi che una app o un sito web invia sul desktop del cellulare o del computer, in genere “spingendole” in evidenza tramite finestre pop-up. La particolarità delle notifiche push è che vengono inviate sia durante l’utilizzo della app o la navigazione del sito, per esempio per completare transazioni, sia quando l’utente è inattivo, e in questo caso funzionano come avvisi o promemoria.
Quali sono i principali vantaggi delle notifiche push e perché sono importanti nel marketing?
Le push notification sono strumenti dal grande potenziale per il marketing, perché hanno la capacità di:
- Aumentare le vendite, per esempio invitando l’utente a riaprire un carrello abbandonato e completare l’acquisto, oppure con call-to-action che spingono ad approfittare di una promozione, o come reminder;
- Aumentare la brand awareness, grazie a un flusso di comunicazione costante e riconoscibile;
- Fidelizzare il cliente, con messaggi tempestivi e personalizzati;
- Fornire dati sul comportamento dell’utente, che possono poi essere utilizzati sia per migliorare l’user experience sulla app o sul sito stessi, sia per altre finalità di marketing.
Come funzionano le push notification?
Le push notification hanno due particolarità che le distinguono da altri tipi di messaggi. Nel caso delle notifiche in-app o durante la navigazione, esse permettono di completare un’eventuale transazione o call-to-action senza dover uscire dall’applicazione o dal sito (come avverrebbe se l’utente dovesse accedere alla propria casella di posta, per esempio).
Nel secondo caso, cioè le notifiche push inviate quando l’utente non sta utilizzando l’app o navigando, il vantaggio è che esse recapitano informazioni nel modo più immediato ed evidente, e riportano l’utente nella applicazione o nella pagina dove il mittente intende portarlo.

I diversi tipi di notifiche push
Le notifiche push possono essere utilizzate con diversi scopi e in diversi momenti del Customer Journey, possibilmente insieme ad altri sistemi di messaggistica come email ed SMS. Possono quindi essere
- Messaggi transazionali, cioè tutte le comunicazioni che servono a completare un acquisto e seguire l’andamento di una consegna, compresi i reminder per i carrelli abbandonati in app e siti di e-commerce;
- Messaggi promozionali, cioè messaggi che informano il cliente su offerte speciali, sconti e opportunità limitate nel tempo.
- Messaggi informativi, cioè messaggi che hanno lo scopo di veicolare un’informazione in modo sintetico e immediato, rimandando poi ad eventuali approfondimenti.
Push notification e non solo: l’importanza di combinare i diversi strumenti di messaggistica
Per ottenere il meglio dalle push notification è sempre consigliabile utilizzarle in sinergia con altri strumenti di comunicazione, in base al target e al tipo di finalità.
Come dimostrano le indagini di mercato, infatti, la maggior parte dei consumatori utilizza più canali per comunicare con le aziende. Questo implica che una strategia di marketing sarà tanto più efficace quanto più rispecchierà le abitudini e le preferenze del cliente. Inoltre è indispensabile che i diversi strumenti siano ben orchestrati e integrati tra di loro, per offrire un’user experience fluida e soddisfacente.
Pensiamo per esempio ai messaggi transazionali. Le notifiche push hanno un ruolo chiave nella Customer Journey dell’utente, che è molto più efficace proprio quando è multicanale. Notifiche push, SMS ed email concorrono a mantenere il contatto con il consumatore, riducono il tasso di dispersione e aumentano la soddisfazione finale. Bisogna infatti considerare che l’utente si aspetta di ricevere comunicazioni tempestive e coerenti, qualunque sia il touchpoint e qualunque sia il motivo per cui naviga su un sito o utilizza un’applicazione.
Le push notification, in un contesto di gestione omnicanale delle attività, trovano quindi applicazione nelle operazioni di remarketing, cioè quelle campagne pubblicitarie (dette anche di retargeting) personalizzate in base ai cookies e rivolte a utenti che hanno interagito con pagine web o social.
Un altro esempio di applicazione delle push notification sono gli OTP, cioè le One-Time-Password. In questo caso la rapidità e l’immediatezza del servizio sono indispensabili: il codice deve essere recapitato in tempi brevissimi, visto che ha una validità limitata (che può variare da qualche giorno a qualche ora, ma spesso si riduce a pochi secondi). Oltre che per le transazioni, i codici OTP sono utilizzati anche per autenticarsi, e quindi sono uno snodo in diversi passaggi della user experience anche nell’ambito del marketing. Un cliente che non riceve in tempi rapidi una OTP può decidere, per esempio, di abbandonare una piattaforma di e-commerce prima di aver completato una procedura di autenticazione o di acquisto.
Oltre al danno immediato da un punto di vista meramente commerciale, questo comporta anche un danno di immagine per l’azienda. Un’esperienza non soddisfacente nel Customer Journey si traduce infatti in un offuscamento della brand reputation. Ecco quindi che diventa indispensabile anche in questo caso una strategia multicanale: se il messaggio contente l’OTP viene inviato non solo tramite SMS ma anche via email e tramite notifiche push, si minimizza il rischio di intoppi nella procedura.
Notifiche push e email marketing: come possono completarsi?
Le attività di email marketing possono trarre vantaggi significativi da una sinergia con le notifiche push. Per esempio, l’email potrebbe illustrare in modo approfondito le caratteristiche di un’offerta promozionale, e le push notification potrebbero richiamare l’attenzione sulla scadenza. Oppure, una notifica push potrebbe invitare il lead a concludere un’azione proposta nell’email e rimasta in sospeso.
Affinché le notifiche push possano svolgere al meglio la loro funzione devono essere perfettamente targettizzate e personalizzate. Personalizzazione e targetizzazione sono infatti indispensabili per l’engagement dell’utente, di pari passo con la fluidità del sistema: un cliente che riceve informazioni su misura, in modo tempestivo e funzionale, utilizzerà l’app o il sito con maggior interesse e frequenza, risponderà più facilmente alla call-to-action e completerà il percorso che è stato previsto dall’azione di marketing.
In conclusione, le notifiche push sono preziosissime per operazioni di marketing omnicanale, ed esprimono al meglio le loro potenzialità quando raggiungono un target preciso con messaggi personalizzati e interessanti. Non utilizzarle al meglio sarebbe uno spreco di risorse e opportunità.
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