Indice:
- Cosa sono i KPI e a quali dovresti fare attenzione?
- Gli 8 KPI principali per le newsletter: non solo open rate
- Utilizzo dei KPI per capire come ottimizzare davvero le tue newsletter
- Software per email marketing e monitoraggio dei KPI per le tue newsletter
Email marketing: strumento potente e ancora troppo sottovalutato! Nell’era digitale, infatti, l’email marketing continua a confermarsi come uno degli strumenti migliori per raggiungere e fidelizzare i clienti, ma anche per campagne mirate di reselling e upselling.
Tuttavia, per avere davvero successo nelle campagne di newsletter, è cruciale monitorare e analizzare i giusti KPI (Key Performance Indicators). In questo articolo, dunque, esploreremo i principali KPI per le newsletter e come utilizzarli per ottimizzare le tue strategie di email marketing.
Cosa sono i KPI e a quali dovresti fare attenzione?
In generale un KPI, o indicatore chiave di prestazione, è una misura quantificabile utilizzata per valutare il successo di un’attività in relazione a precisi obiettivi prefissati. Si tratta di metriche molto usate in ambito aziendale, e anche nel contesto dell’email marketing: i KPI aiutano, infatti, a comprendere quanto sono efficaci le tue newsletter, se stanno raggiungendo e interessando il pubblico target e se generano i risultati desiderati.
Ebbene sì: anche le mail sono fondamentali nelle tue strategie di marketing! Grazie ad esse puoi infatti sfruttare contenuti long form e creare comunicazioni personalizzate ed informative. Per misurare correttamente i KPI delle tue newsletter, è consigliabile utilizzare un software di email marketing automation, come magnews, che offre una sezione approfondita per le statistiche e l’analisi del comportamento degli utenti.
Ma quindi, quali sono i parametri da considerare nelle newsletter per capire i KPI? Bisogna tener traccia, naturalmente, del numero di mail inviate, del numero di mail aperte (anche facendo attenzione al tipo di dispositivo), del numero dei click e anche del numero di mail che non è arrivato ai destinatari. Vediamo come mettere insieme questi dati per vedere chiaramente quali insight ricavarne.
Gli 8 KPI principali per le newsletter: non solo open rate
Ecco, quindi, i KPI per email marketing a cui si deve sempre fare attenzione:
Open rate (tasso di apertura)
L’open rate è la percentuale di destinatari che hanno aperto la tua email rispetto al numero totale di email inviate, e indica quanto il tuo pubblico sia attirato dal mittente e dall’oggetto della mail; la formula per calcolare l’open rate è
( Numero di mail aperte / numero di mail consegnate ) * 100
Il tasso di apertura medio per le newsletter si aggira intorno al 20-25%, ma non è raro che raggiunga il 30%;
Click-through rate (CTR o Tasso di Click)
Il CTR misura la percentuale di destinatari raggiunti che hanno cliccato su uno o più link presenti nella tua email e si calcola così:
( Numero di click / Numero di mail consegnate ) * 100
Il CTR medio per le newsletter è tra il 2.5 e il 3.5%;
Click to open rate
Il click to open rate è un parametro un po’ più “raffinato” del CTR, e mostra la percentuale di click rispetto al numero di aperture della mail:
( Numero di click / Numero di email aperte ) * 100;
Bounce rate (frequenza di rimbalzo)
Il bounce rate indica la percentuale di email che non sono state consegnate con successo alla casella di posta del destinatario e hanno generato un messaggio di mancata consegna:
( Mail rimbalzate / Mail inviate ) * 100
Una frequenza di rimbalzo accettabile dovrebbe essere inferiore al 2%;
Conversion rate (tasso di conversione)
Il conversion rate è la percentuale di destinatari della mail che hanno completato un’azione desiderata (non solo l’acquisto di un prodotto, ma anche azioni come compilare un modulo o il download di un file) dopo aver cliccato su un link nella tua email.
( Numero di conversioni / Numero di click ) * 100
Il tasso di conversione è un parametro che può variare notevolmente in base all’industria, ma un buon riferimento medio è tra il 2% ed il 5%;
Unsubscribe rate (tasso di cancellazione)
Il tasso di cancellazione misura la percentuale di destinatari che hanno scelto di disiscriversi dalla tua lista email dopo aver ricevuto una tua newsletter e si calcola così:
( Numero utenti disiscritti / Numero di email consegnate ) * 100
Un tasso di cancellazione accettabile dovrebbe mantenersi inferiore allo 0.5;
Social sharing
Per Social Sharing si intende il tasso di condivisione sui social, un parametro oggi più importante che mai:
( Numero condivisioni sui social / Numero mail aperte ) * 100
Per incoraggiare la condivisione, si dovrebbero inserire nella mail i cosiddetti SWYN (Share with your network) buttons, ossia le iconcine cliccando sulle quali l’utente può facilmente condividere un contenuto sulle piattaforme social;
Forward rate (frequenza di inoltro)
La frequenza di inoltro indica quante persone hanno condiviso la tua mail con altri utenti; questo indicatore è utile per misurare il livello di coinvolgimento e la qualità del contenuto e si può calcolare con:
( Numero di inoltri / Numero di mail consegnate ) * 100
Questo tasso, tuttavia, tende ad essere molto basso, generalmente inferiore all’1%.
Utilizzo dei KPI per capire come ottimizzare davvero le tue newsletter
Analizzare questi i KPI, dunque, permette di identificare i punti di forza e le aree di miglioramento delle tue campagne di email marketing.
Il bello di questo strumento è la possibilità di condurre facilmente A/B test, usando i software come quello proposto da magnews: ecco quindi alcuni suggerimenti pratici su come ottimizzare le tue newsletter basandoti sui KPI più adeguati e facendo diverse prove:
- ottimizzare gli oggetti delle email: un open rate basso può indicare che gli oggetti delle tue email non sono abbastanza accattivanti, e potresti dover testare diverse varianti;
- cura il contenuto e le call-to-action (CTA): un CTR basso potrebbe suggerire un contenuto non abbastanza interessante o delle CTA non sufficientemente persuasive;
- gestisci la lista contatti: un alto bounce rate potrebbe essere dovuto a una lista di contatti non aggiornata: pulisci regolarmente la tua lista email per rimuovere indirizzi non validi;
- personalizza le email: un tasso di conversione basso potrebbe indicare che le tue email non sono sufficientemente rilevanti per i destinatari, e dovresti segmentare meglio i tuoi utenti.
Non cadere nella tentazione di ottenere una lista contatti lunghissima senza curare il resto: ricorda che l’email marketing non richiede necessariamente una comunicazione massiva per generare ottimi risultati, anzi, spesso si rivela efficace per comunicazioni one-to-one, come nel caso delle campagne di Lead Nurturing: con l’integrazione di varie fonti, è infatti possibile conoscere le abitudini di acquisto e le preferenze dei clienti, inviando messaggi pertinenti.
Anche in fase di Lead Generation, ossia acquisizione di nuovi clienti, si dovrebbero usare approcci personalizzati, facilmente attuabili grazie a uno strumento come le mail.
Email in spam? Ecco come evitarlo
Uno dei principali problemi che affliggono gli esperti di email marketing è che le mail possono finire nella cartella spam dei destinatari, con conseguente riduzione dell’efficacia delle campagne e spreco di tempo e denaro. La tua mail, infatti, potrebbe finire in spam a causa di parole chiave sospette, invii frequenti, liste di contatti di bassa qualità o scarsa reputazione del dominio.
Per evitare questo inconveniente, è anzitutto importante mantenere aggiornata e pulita la lista dei contatti, rimuovendo indirizzi non validi e inattivi. Ma non solo: è possibile implementare tecniche di autenticazione email come SPF, DKIM e DMARC, che aiutano a migliorare la reputazione del dominio.
Inoltre, utilizzare un tool di spam check, come quello offerto da magnews, permette di analizzare e ottimizzare i messaggi prima dell’invio e assicurarsi che rispettino le linee guida dei filtri antispam.
Software per email marketing e monitoraggio dei KPI per le tue newsletter
Se tenere tutto questo a mente può sembrare complicato, per fortuna l’uso di software avanzati per l’email marketing come il nostro facilita enormemente il compito, e offre numerosi vantaggi per monitorare i KPI corretti, eseguire A/B test e gestire campagne di dripping.
Magnews, con i suoi 20 anni di esperienza, ha creato Giotto, un editor drag & drop molto facile da usare, che rende la creazione di email accattivanti semplice e intuitiva. Il supporto al protocollo AMP 4 Email di Google, che siamo tra i primi a supportare, consente l’invio di email dinamiche e interattive, e contemporaneamente l’integrazione di algoritmi di machine learning aiuta a definire il migliore orario di invio delle mail e i contenuti più adatti a ciascun destinatario, per puntare a risultati eccellenti.
Il nostro software include una sezione insights per analisi dettagliate, che aiuta a monitorare e ottimizzare le comunicazioni in base ai KPI. Infine, l’integrazione con piattaforme eCommerce permette di seguire tutto il percorso di customer journey, integrando e ottimizzando le strategie di vendita e fidelizzazione.
Insomma: noi di magnews, con il nostro software di email marketing automation, ti aiutiamo a orchestrare l’intero percorso dell’utente.
Contattaci per scoprire come magnews può trasformare le tue campagne di email marketing!