Guida ai KPI per le Newsletter: Come Misurare l’Efficacia delle Campagne Email

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Guida ai KPI per analizzare il rendimento delle proprie campagne di email marketing

Il mondo di magnews - 9 MIN. DI LETTURA

Aggiornato: Luglio 2024

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Email marketing: strumento potente e ancora troppo sottovalutato! Nell’era digitale, infatti, l’email marketing continua a confermarsi come uno degli strumenti migliori per raggiungere e fidelizzare i clienti, ma anche per campagne mirate di reselling e upselling.  

Tuttavia, per avere davvero successo nelle campagne di newsletter, è cruciale monitorare e analizzare i giusti KPI (Key Performance Indicators). In questo articolo, dunque, esploreremo i principali KPI per le newsletter e come utilizzarli per ottimizzare le tue strategie di email marketing. 

Cosa sono i KPI e a quali dovresti fare attenzione? 

In generale un KPI, o indicatore chiave di prestazione, è una misura quantificabile utilizzata per valutare il successo di un’attività in relazione a precisi obiettivi prefissati. Si tratta di metriche molto usate in ambito aziendale, e anche nel contesto dell’email marketing: i KPI aiutano, infatti, a comprendere quanto sono efficaci le tue newsletter, se stanno raggiungendo e interessando il pubblico target e se generano i risultati desiderati. 

Ebbene sì: anche le mail sono fondamentali nelle tue strategie di marketing! Grazie ad esse puoi infatti sfruttare contenuti long form e creare comunicazioni personalizzate ed informative. Per misurare correttamente i KPI delle tue newsletter, è consigliabile utilizzare un software di email marketing automation, come magnews, che offre una sezione approfondita per le statistiche e l’analisi del comportamento degli utenti. 

Ma quindi, quali sono i parametri da considerare nelle newsletter per capire i KPI? Bisogna tener traccia, naturalmente, del numero di mail inviate, del numero di mail aperte (anche facendo attenzione al tipo di dispositivo), del numero dei click e anche del numero di mail che non è arrivato ai destinatari. Vediamo come mettere insieme questi dati per vedere chiaramente quali insight ricavarne. 

Gli 8 KPI principali per le newsletter: non solo open rate 

Ecco, quindi, i KPI per email marketing a cui si deve sempre fare attenzione: 

Open rate (tasso di apertura)

L’open rate è la percentuale di destinatari che hanno aperto la tua email rispetto al numero totale di email inviate, e indica quanto il tuo pubblico sia attirato dal mittente e dall’oggetto della mail; la formula per calcolare l’open rate è 

( Numero di mail aperte / numero di mail consegnate ) * 100 
 
Il tasso di apertura medio per le newsletter si aggira intorno al 20-25%, ma non è raro che raggiunga il 30%; 

Click-through rate (CTR o Tasso di Click)

Il CTR misura la percentuale di destinatari raggiunti che hanno cliccato su uno o più link presenti nella tua email e si calcola così: 

( Numero di click / Numero di mail consegnate ) * 100 

Il CTR medio per le newsletter è tra il 2.5 e il 3.5%; 

Click to open rate

Il click to open rate è un parametro un po’ più “raffinato” del CTR, e mostra la percentuale di click rispetto al numero di aperture della mail: 

( Numero di click / Numero di email aperte ) * 100;

Bounce rate (frequenza di rimbalzo)

Il bounce rate indica la percentuale di email che non sono state consegnate con successo alla casella di posta del destinatario e hanno generato un messaggio di mancata consegna: 

( Mail rimbalzate / Mail inviate ) * 100  

Una frequenza di rimbalzo accettabile dovrebbe essere inferiore al 2%; 

Conversion rate (tasso di conversione)

Il conversion rate è la percentuale di destinatari della mail che hanno completato un’azione desiderata (non solo l’acquisto di un prodotto, ma anche azioni come compilare un modulo o il download di un file) dopo aver cliccato su un link nella tua email. 
 
( Numero di conversioni / Numero di click ) * 100  

Il tasso di conversione è un parametro che può variare notevolmente in base all’industria, ma un buon riferimento medio è tra il 2% ed il 5%; 

Unsubscribe rate (tasso di cancellazione)

Il tasso di cancellazione misura la percentuale di destinatari che hanno scelto di disiscriversi dalla tua lista email dopo aver ricevuto una tua newsletter e si calcola così: 
 
( Numero utenti disiscritti / Numero di email consegnate ) * 100 
 
Un tasso di cancellazione accettabile dovrebbe mantenersi inferiore allo 0.5; 

Social sharing

Per Social Sharing si intende il tasso di condivisione sui social, un parametro oggi più importante che mai: 

( Numero condivisioni sui social / Numero mail aperte ) * 100 

Per incoraggiare la condivisione, si dovrebbero inserire nella mail i cosiddetti SWYN (Share with your network) buttons, ossia le iconcine cliccando sulle quali l’utente può facilmente condividere un contenuto sulle piattaforme social; 

Forward rate (frequenza di inoltro)

La frequenza di inoltro indica quante persone hanno condiviso la tua mail con altri utenti; questo indicatore è utile per misurare il livello di coinvolgimento e la qualità del contenuto e si può calcolare con: 

( Numero di inoltri / Numero di mail consegnate ) * 100 
 
Questo tasso, tuttavia, tende ad essere molto basso, generalmente inferiore all’1%. 

Utilizzo dei KPI per capire come ottimizzare davvero le tue newsletter

Analizzare questi i KPI, dunque, permette di identificare i punti di forza e le aree di miglioramento delle tue campagne di email marketing. 

Il bello di questo strumento è la possibilità di condurre facilmente A/B test, usando i software come quello proposto da magnews: ecco quindi alcuni suggerimenti pratici su come ottimizzare le tue newsletter basandoti sui KPI più adeguati e facendo diverse prove: 

  • ottimizzare gli oggetti delle email: un open rate basso può indicare che gli oggetti delle tue email non sono abbastanza accattivanti, e potresti dover testare diverse varianti; 
  • cura il contenuto e le call-to-action (CTA): un CTR basso potrebbe suggerire un contenuto non abbastanza interessante o delle CTA non sufficientemente persuasive; 
  • gestisci la lista contatti: un alto bounce rate potrebbe essere dovuto a una lista di contatti non aggiornata: pulisci regolarmente la tua lista email per rimuovere indirizzi non validi; 
  • personalizza le email: un tasso di conversione basso potrebbe indicare che le tue email non sono sufficientemente rilevanti per i destinatari, e dovresti segmentare meglio i tuoi utenti. 

Non cadere nella tentazione di ottenere una lista contatti lunghissima senza curare il resto: ricorda che l’email marketing non richiede necessariamente una comunicazione massiva per generare ottimi risultati, anzi, spesso si rivela efficace per comunicazioni one-to-one, come nel caso delle campagne di Lead Nurturing: con l’integrazione di varie fonti, è infatti possibile conoscere le abitudini di acquisto e le preferenze dei clienti, inviando messaggi pertinenti. 

Anche in fase di Lead Generation, ossia acquisizione di nuovi clienti, si dovrebbero usare approcci personalizzati, facilmente attuabili grazie a uno strumento come le mail. 

Email in spam? Ecco come evitarlo 

Uno dei principali problemi che affliggono gli esperti di email marketing è che le mail possono finire nella cartella spam dei destinatari, con conseguente riduzione dell’efficacia delle campagne e spreco di tempo e denaro. La tua mail, infatti, potrebbe finire in spam a causa di parole chiave sospette, invii frequenti, liste di contatti di bassa qualità o scarsa reputazione del dominio. 

Per evitare questo inconveniente, è anzitutto importante mantenere aggiornata e pulita la lista dei contatti, rimuovendo indirizzi non validi e inattivi. Ma non solo: è possibile implementare tecniche di autenticazione email come SPF, DKIM e DMARC, che aiutano a migliorare la reputazione del dominio.  

Inoltre, utilizzare un tool di spam check, come quello offerto da magnews, permette di analizzare e ottimizzare i messaggi prima dell’invio e assicurarsi che rispettino le linee guida dei filtri antispam. 

Software per email marketing e monitoraggio dei KPI per le tue newsletter 

Se tenere tutto questo a mente può sembrare complicato, per fortuna l’uso di software avanzati per l’email marketing come il nostro facilita enormemente il compito, e offre numerosi vantaggi per monitorare i KPI corretti, eseguire A/B test e gestire campagne di dripping.  

Magnews, con i suoi 20 anni di esperienza, ha creato Giotto, un editor drag & drop molto facile da usare, che rende la creazione di email accattivanti semplice e intuitiva. Il supporto al protocollo AMP 4 Email di Google, che siamo tra i primi a supportare, consente l’invio di email dinamiche e interattive, e contemporaneamente l’integrazione di algoritmi di machine learning aiuta a definire il migliore orario di invio delle mail e i contenuti più adatti a ciascun destinatario, per puntare a risultati eccellenti.  

Il nostro software include una sezione insights per analisi dettagliate, che aiuta a monitorare e ottimizzare le comunicazioni in base ai KPI. Infine, l’integrazione con piattaforme eCommerce permette di seguire tutto il percorso di customer journey, integrando e ottimizzando le strategie di vendita e fidelizzazione. 

Insomma: noi di magnews, con il nostro software di email marketing automation, ti aiutiamo a orchestrare l’intero percorso dell’utente. 

Contattaci per scoprire come magnews può trasformare le tue campagne di email marketing! 

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